Este arte no debe ocultarse bajo palabras oscuras, pero tampoco
debe ilustrarse tan claramente que a todos resulte comprensible.
[...] los necios no comprendáran nada de él.

giovedì 10 febbraio 2011

La Libellula

Tecnica: acquatinta, acquaforte
Dimensione: 200x200 mm
Stampa: carta Magnani, 380x400 mm



È un insetto peculiare ed estremamente affascinante che ha stimolato da sempre la fantasia poetica umana.

Le sue dimensioni, la sua forma affusolata, i toni iridescenti e metallici che ne accendono la livrea e le grandi ali, la sua capacità di volare in tutte le direzioni (perfino all’indietro) e di fermarsi sospesa, il suo rapporto con l’acqua hanno contribuito a moltiplicare la polarità del suo simbolismo. Nell’accezione positiva è collegata alla grazia, alla leggerezza quindi a femminilità, gioventù, verginità, tanto che il suo nome in lingua francese è “damigella dell’acqua” e che il Giappone si autodefinisce “Isola della libellula”.

Il suo bell’aspetto tuttavia non deve trarre in inganno: sono instancabili predatrici ed è proprio la necessità di sfamarsi continuamente ad “ispirare” ogni loro aggraziato movimento. Inoltre per via del colore cangiante e della rapidità della sua andatura rappresenta l’incostanza, l’inaffidabilità, l’illusione e l’effimero.

Tutti questi caratteri sono condensati nel nome che le viene attribuito in inglese “dragon-fly” (mosca drago) o “ago del diavolo”… Insomma, di tutto ciò che appare eccessivamente bello, è bene non fidarsi.

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